Come scegliere un partner affidabile per la digitalizzazione aziendale

In un mercato sempre più competitivo, scegliere il partner giusto per guidare la trasformazione digitale non è solo una questione tecnologica, ma una decisione strategica che può determinare il successo o il fallimento dell’intero percorso aziendale.

 

Introduzione

In un contesto in continua evoluzione, la digitalizzazione aziendale non è più un’opzione ma una necessità: processi, dati, interazioni e tecnologie si trasformano rapidamente per rispondere a mercati globali sempre più competitivi. Secondo recenti statistiche, il mercato globale della trasformazione digitale è destinato a raggiungere circa 8.567 miliardi di USD entro il 2033, partendo da 829,5 miliardi nel 2023, con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) di circa 26,3%. In questo scenario, non basta implementare strumenti digitali: è fondamentale scegliere un partner affidabile che affianchi l’impresa nella trasformazione. Nei paragrafi che seguono verranno approfonditi i motivi per cui la scelta del partner è cruciale e i criteri principali da considerare per selezionarlo in modo efficace.

 

Perché è importante scegliere bene il partner

Le conseguenze di una scelta sbagliata

Un partner poco adatto può compromettere l’intera trasformazione digitale: costi imprevisti, tempi dilatati, soluzioni che non funzionano o che restano inutilizzate sono solo alcuni dei rischi reali. Per esempio, in un sondaggio del 2025 circa 92% dei responsabili operativi nel settore supply chain ha dichiarato che gli investimenti tecnologici non stavano ancora offrendo i risultati attesi. In molti casi, l’adozione di tecnologie senza un supporto adeguato genera frustrazione, spreco di risorse e risultati deludenti dal punto di vista strategico.

L’evoluzione della digitalizzazione e il ruolo del partner

La digitalizzazione non riguarda più solo la semplice adozione di strumenti: richiede vision strategica, cambiamento organizzativo e competenze specifiche. Uno studio ha mostrato che il 63% dei dirigenti a livello globale ha riportato un aumento delle performance derivante da iniziative di trasformazione digitale negli ultimi due anni. Le aziende oggi non possono più fare tutto “in casa”: a supporto serve un partner che comprenda le dinamiche del settore, sappia integrarsi con i processi esistenti e accompagni l’implementazione.

 

I criteri chiave per valutare un partner

Allineamento con le esigenze aziendali

Prima di iniziare la ricerca, è fondamentale che l’azienda analizzi internamente le proprie priorità e necessità: quali processi digitalizzare, quali risultati ottenere, quali risorse interne coinvolgere. Solo partendo da un quadro chiaro si può valutare se un potenziale partner è allineato. Una guida suggerisce che definire correttamente gli obiettivi è tra i primi passi critici.

Esperienza e casi concreti

Un buon partner digitale deve dimostrare esperienza e portfolio specifici: avere realizzato progetti in settori analoghi, aver gestito sfide simili e fornito risultati misurabili. Le referenze e i casi studio sono indicatori preziosi per valutare la validità. Secondo un report, solo circa 35% delle aziende a livello mondiale ha raggiunto i propri obiettivi di trasformazione digitale fino al 2021, evidenziando l’importanza dell’esperienza.

Affidabilità e trasparenza

La fiducia reciproca regge ogni partnership. Trasparenza nei processi, continuità nel rapporto, chiarezza nei costi e nelle tempistiche sono elementi essenziali. Uno studio rileva che una migliore collaborazione tra team IT e marketing può incrementare i ricavi fino all’11%. Un partner affidabile si comporta più da alleato strategico che da semplice fornitore.

Tecnologia, scalabilità e integrazione

Non basta implementare la tecnologia “giusta oggi”: serve che la soluzione sia scalabile, integrabile con i sistemi esistenti e capace di evolversi nel tempo. Una ricerca mostra che le aziende che avevano guidato la trasformazione digitale prima della pandemia sono risultate 67% più resilienti in merito ai cambiamenti. Solo così il progetto digitale resta sostenibile e utile nel lungo termine.

 

Il processo di selezione passo-dopo-passo

La selezione di un partner digitale può essere gestita con metodo: prima viene definita la roadmap interna (che cosa digitalizzare, entro quando e con quali risorse), poi si stila una shortlist di potenziali partner. A seguire si incontrano i candidati, si confrontano proposte e approcci, si coinvolgono gli stakeholder interni (IT, marketing, operations) e si effettua la due diligence (referenze, certificazioni, stabilità finanziaria). Infine si definiscono i termini contrattuali e si pianifica un avvio pilota per testare le capacità del partner prima del roll-out completo. Stando a uno studio, solo una parte delle aziende che avviano la trasformazione digitale lo fa con un percorso così strutturato, e ciò ne condiziona il successo.

In questo contesto, agenzie di comunicazione come Bliss Agency operano come veri partner di trasformazione, affiancando imprese nella definizione della strategia digitale, nella comunicazione integrata e nella presenza online. Con approccio consulenziale e creatività orientata ai risultati, Bliss Agency supporta le aziende nell’evoluzione verso modelli digitali più efficaci.

 

Conclusione

Scegliere il partner giusto non è un semplice passaggio tecnico, ma una scelta strategica che condiziona la qualità e l’efficacia dell’intero percorso di digitalizzazione. Adottare un approccio consapevole, fondato sui criteri sopra illustrati e arricchito da dati reali, consente alle imprese di trasformare il digitale da costo potenziale a fattore di competitività. Con il partner adatto, la digitalizzazione diventa non un fardello da gestire, ma una leva di crescita e cambiamento.

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